Non sono certo numerose le soddisfazioni ottenute dal tennis italiano in campo internazionale. Anzi, sono piuttosto pochine. E dunque, molto preziose. Nei tornei del Grande Slam, le tenniste e i tennisti azzurri hanno raggiunto appena sette volte la finale individuale. In tutti i casi, al Roland Garros di Parigi, sulla superficie più amata da un popolo caldo, passionale, latino e anche un po' pallettaro come il nostro: la terra rossa. Il primo finalista fu Giorgio De Stefani, nel 1932, sconfitto dal francese Henri Cochet. Quindi toccò al poker di Nicola Pietrangeli, che arrivò sulla soglia del paradiso nel 1959, 1960, 1961 e 1964.
Una soglia che, i primi due anni contro il sudafricano Ian Vermaak e il cileno Luis Ayala, Pietrangeli riuscì anche a varcare, ritagliando al nostro paese un po' di spazio sull'albo d'oro che conta. Nel 1961 e nel 1964 invece furono due sconfitte, dopo lunghe battaglie contro lo spagnolo Manuel Santana. Più recentemente, è stata la volta di Adriano Panatta e Francesca Schiavone: ma di loro, se ne parlerà più avanti. Oggi i riflettori sono puntati su Pietrangeli. Il video che trovate sopra riguarda la finale del 1961 contro Ayala, vinta dopo cinque set. Le immagini sono in bianco e nero, un po' sfocate. Tra campo lungo, bassa definizione, capelli corti e divise rigorosamente bianche, non solo non si riesce quasi a seguire il movimento della pallina, ma è persino complicato distinguere i due tennisti. La suspense si scioglie del tutto solo sull'ultimo punto, lo smash della vittoria.
Il video l'ho trovato qui: solitario, orfanello, privo di audio. E' vero che il silenzio è importante, ma la musica spesso è più piacevole. Allora mi sono preso la libertà di aggiungere, come colonna sonora, La verità sul tennis dei Virginiana Miller (anche se suppongo che la "dea pagana del sole" di cui canta Simone Lenzi non sia Pietrangeli...).
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali.
1. Italia-Germania 3-1 (finale campionati mondiali di calcio 1982)
2. Staffetta 4x10 km di Sci di Fondo maschile (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Lillehammer 1994)
3. Novella Caligaris (nuoto 800sl, medaglia d'oro ai Mondiali di Belgrado 1973)
4. Armin Zöggeler (slittino, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Torino 2006)
5. Orlando Pizzolato (maratona di New York 1984)
6. Fabrizio Meoni (motociclismo, Parigi-Dakar)
7. La Coppa Davis del 1976 (tennis)
8. Alfredo Binda (ciclismo, il Giro d'Italia del 1927)
9. I Leoni di Highbury (calcio, Inghilterra-Italia 3-2 del 1934)
10. Agostino Abbagnale (canottaggio, Olimpiadi 1988, 1996 e 2000)
11. Marco Pantani (ciclismo, Merano-Aprica, Giro d'Italia del 1994)
12. Zeno Colò (sci alpino, ritorno all'Abetone dopo le Olimpiadi di Oslo 1952)
14. Gabriella Dorio (atletica leggera, medaglia d'oro sui 1500 metri alle Olimpiadi di Los Angeles 1984)
15. Gli Europei del 1968 (calcio)
16. Enrico Fabris e l'Italia d'Oro a Torino 2006 (pattinaggio velocità)