domenica, gennaio 30, 2011

La Coppa Davis del 1976 (150 gol)



Nel 1976 sono avvenute tante cose interessanti. Il Toro ha vinto il suo ultimo scudetto. Martin Scorsese ha girato Taxi Driver. I Sex Pistols hanno svegliato Manchester. Sono nato io. E l'Italia ha conquistato la sua unica Coppa Davis. Fu un'edizione particolare del trofeo, non solo perché la vincemmo noi. Dopo essersi sbarazzati abbastanza facilmente di Polonia e Jugoslavia, gli azzurri superarono un trittico di avversari tostissimi: prima la Svezia (senza Borg, però), quindi la Gran Bretagna (sulla mitica erba di Wimbledon, superficie prediletta dai padroni di casa), infine in semifinale l'Australia (un tiratissimo 3-2). A quel punto, mancava la finale ma la Coppa era praticamente vinta. Già, perché l'ultimo ostacolo era il Cile - non certo la più temibile scuola tennistica del mondo - arrivato fin lì soprattutto grazie alle defezioni dei suoi avversari, in polemica con il regime di Pinochet (tra cui l'Unione Sovietica che - con una certa ironia - rinunciò alla semifinale perché in Cile non esisteva la libertà). Nonostante le veementi proteste della sinistra più radicale, alla fine l'Italia decise di giocare. Dal 17 al 19 dicembre, a Santiago, sotto gli occhi di Renato Vallanzasca (che una trentina d'anni prima di Cesare Battisti cercava casa in Sudamerica), la nazionale formata da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli, con Nicola Pietrangeli come capitano, vinse in scioltezza. Indossando nel doppio decisivo una maglietta rossa, al posto del tradizionale azzurro, come provocazione nei confronti di Pinochet. La maglietta rossa è il titolo di un documentario girato nel 2009 da Mimmo Calopresti, di cui in rete si trovano numerose tracce (soprattutto video di conferenze stampa e interviste a Panatta). Sulla Coppa Davis del 1976 vi consiglio anche il bel ricordo di Gianni Clerici e una canzone dei Gatto Ciliegia. Qui sopra, invece, l'unico breve video della finale che ho trovato su YouTube. Panatta e Bertolucci indossano una maglia blu. Quella rossa l'avevano cambiata all'inizio del terzo set. 



150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali.
1. Italia-Germania 3-1 (finale campionati mondiali di calcio 1982)
2. Staffetta 4x10 km di Sci di Fondo maschile (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Lillehammer 1994)
3. Novella Caligaris (nuoto 800sl, medaglia d'oro ai Mondiali di Belgrado 1973)
4. Armin Zöggeler (slittino, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Torino 2006)
5. Orlando Pizzolato (maratona di New York 1984)
6. Fabrizio Meoni (motociclismo, Parigi-Dakar)
7. La Coppa Davis del 1976 (tennis)