Dove si parla di cose successe tanto tempo fa alla scuola di Abingdon e all'università di Exeter.
Reperto 1
Gli On A Friday ai tempi di Abingdon (da sinistra: Thom Yorke, Phil Selway, gli Iron Maiden, Ed O'Brien e Colin Greenwood, intorno al 1986, pag.49-50)
«La line up originale degli On A Friday, quella del primo demo del 1986, si completa con il sassofonista Rasmus "Raz" Peterson». «C'è un breve periodo in cui i sassofoni sono addirittura tre. Nei crediti dei demo degli On A Friday del 1988 e del 1990, oltre a Rasmus Peterson si aggiungono le sorelle Charlotte e Liz Cotton» (pag.50)
Reperto 2
«... quando nel 2007 i Radiohead decisero di trasmettere su Internet un webcast in cui suonavano anche un paio di cover (evento più unico che raro nella storia di una band legata in modo quasi viscerale all'esecuzione del proprio repertorio), tra queste ci fu anche il brano di uno dei loro gruppi preferiti - soprattutto da Ed - ai tempi di Abingdon: gli Smiths. La canzone si intitolava The Headmaster Ritual» (pag.54). Nel video qui sotto, è seguita da altre due cover: Ceremony dei New Order e Unravel di Björk.
Reperto 3
«Non è quella però la più notevole sliding door musicale che si apre di fronte a Thom in quel periodo, e in cui lui decide ndi non entrare. Nei suoi anni a Exeter, infatti, c'è un'altra band. Si chiamano Headless Chicken, nome probabilmente ispirato a Mike The Headless Chicken, un povero pollo americano che, si dice, tra il 1945 e il 1947 visse per diciotto mesi dopo essere stato decapitato (pag.56). Qui sotto, l'unico singolo pubblicato dagli Headless Chickens e i video di quattro canzoni da un concerto del 1989-1990 al Lemon Grove (il club universitario di Exeter dove Thom faceva anche il dj), tra cui una versione embrionale e un po' frenetica di quella che qualche anno dopo diventerà High and Dry dei Radiohead.
Reperto 4
«C'è un terzo incontro significativo che Thom fa a Exeter: i computer. Quando un lotto di nuovi e fiammeggianti Macintosh viene acquistato dall'università, lui ne diventa un assiduo utilizzatore. (...) Su Internet è saltata fuori un'illustrazione che - se è davvero ciò che dice di essere - è molto interessante. (...) Secondo il sito https://i-dat.org/thom-yorke/ si tratta di un esperimento che Thom fece con il software Hypercard Stack, durante un corso a Exeter. Un fossile digitale, la Mushroom Cloud dell'età dei computer» (pag.61).
State visitando l'archivio dei video e delle immagini di
Nel labirinto. Thom Yorke. Storie, mito e musica
(Luca Castelli, Sperling & Kupfer, 2022).
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