La prima medaglia d'oro per l'Italia nello sci alpino fu vinta a Oslo nel 1952, in discesa libera, da Zeno Colò. A 31 anni, lo sciatore abetonese suggellò così una carriera piuttosto breve, soprattutto a causa della Seconda Guerra Mondiale, ma impreziosita anche dai trionfi nei campionati mondiali di Aspen nel 1950 (primo in discesa libera e slalom gigante, secondo in slalom speciale). Erano davvero altri tempi, quelli. Se c'è uno sport che in sessant'anni ha radicalmente cambiato volto, tecniche ed equipaggiamento, questo è lo sci. All'epoca, Colò usava sci di legno, non indossava il casco e fu tra i primi a sperimentare quella che sarebbe diventata la normale posizione "ad uovo". Per quasi vent'anni conservò anche il record del mondo sul chilometro lanciato (160 chilometri orari). E a modo suo, anticipò la rivoluzione del marketing nello sport, firmando alcuni tra i primi contratti di sponsorizzazione (che di fatto, visto che il professionismo era vietato, terminarono la sua carriera nel 1954).
Una bella testimonianza su Colò, sullo sci e più in generale su un'epoca che appare davvero distante un secolo è questo documentario dello scrittore Fosco Maraini del 1952. Celebra il ritorno dello sciatore all'Abetone, dopo la vittoria a Oslo. Ma le Olimpiadi sono citate solo di straforo, quasi per cortesia. Al centro della scena c'è il ricongiungimento con la montagna, con la natura, con foreste e distese innevate, con picchi dai nomi a dir poco suggestivi ("La femmina morta", "Il dente della vecchia"). E sui monti che l'hanno visto crescere, Zeno Colò ritrova amici e compagni d'avventure: Celina Seghi, Vittorio Chierroni, Gualtiero Petrucci. Oggi, il linguaggio gonfio di enfasi e retorica non può che farci sorridere. Così come l'accompagnamento musicale a base di cori alpini. L'abbinamento metal/snowboard doveva essere ancora inventato. Il fascino da mitica Arcadia perduta, però, è indubitabile.
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali.
1. Italia-Germania 3-1 (finale campionati mondiali di calcio 1982)
2. Staffetta 4x10 km di Sci di Fondo maschile (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Lillehammer 1994)
3. Novella Caligaris (nuoto 800sl, medaglia d'oro ai Mondiali di Belgrado 1973)
4. Armin Zöggeler (slittino, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Torino 2006)
5. Orlando Pizzolato (maratona di New York 1984)
6. Fabrizio Meoni (motociclismo, Parigi-Dakar)
7. La Coppa Davis del 1976 (tennis)
8. Alfredo Binda (ciclismo, il Giro d'Italia del 1927)
9. I Leoni di Highbury (calcio, Inghilterra-Italia 3-2 del 1934)
10. Agostino Abbagnale (canottaggio, Olimpiadi 1988, 1996 e 2000)
11. Marco Pantani (ciclismo, Merano-Aprica, Giro d'Italia del 1994)
12. Zeno Colò (sci alpino, ritorno all'Abetone dopo le Olimpiadi di Oslo 1952)
12. Zeno Colò (sci alpino, ritorno all'Abetone dopo le Olimpiadi di Oslo 1952)