lunedì, maggio 18, 2020
Facebook ucciderà tutto
Facebook attirerà dentro di sé e ucciderà qualsiasi giornale. Come il ragno con la mosca. Gratis.
Facebook ucciderà le menti migliori di ogni generazione, affogandole nel proprio narcisismo.
Facebook ucciderà il pensiero, sostituendolo con l'emozione.
Facebook ucciderà la riflessione, sostituendola con l'istinto.
Facebook ucciderà i neuroni, rendendoli progressivamente incapaci di processare - o generare - qualsiasi contenuto più raffinato di un meme.
Facebook ucciderà gli artisti e i creativi, condannandoli a un'eterna e clownesca promozione delle proprie opere. 24/7.
Facebook ucciderà i colori, sostituendoli con il bianco e nero. È la polarizzazione digitale, baby: se vuoi essere rilevante, devi sempre stare di qua o di là.
Facebook ucciderà l'altruismo, trasformandolo in altruismo funzionale: ci interesseranno gli altri solo come agevolatori di visibilità per i nostri contenuti. Se siete d'accordo, condividete.
Facebook non ucciderà Instagram e Whatsapp, che fanno parte di Facebook. Non ancora. Sul lungo termine potrebbe essere addirittura Instagram a uccidere Facebook.
Facebook ucciderà qualsiasi nostra esperienza (vacanze, viaggi, feste, concerti), tranne quelle che vengono bene in uno status. Facebook or it didn't happen.
Facebook ha già ucciso la politica, che ormai è un'appendice dei social.
Facebook ucciderà il tempo e l'attenzione, prendendone possesso.
Facebook ucciderà la scrittura, rendendola prima incomprensibile, quindi superflua.
Facebook ucciderà la libertà, obbligando tutti a stare su Facebook. Ogni giorno. Senza uscire mai dal flusso. Ma lo farà con gentilezza, convincendoti che ti sta facendo un favore.
Facebook ucciderà Internet, sostituendola.
A meno che...
(fonte immagine: The Peninsula)