martedì, gennaio 20, 2015

Soused (Scott Walker / Sunn O))) )


1. "C'è qualcosa che non va in me?" In linea di massima è la domanda più stupida, inutile e quasi inevitabile che una persona possa farsi. Trova sempre il modo di tornare a galla. Per esempio, nel momento in cui ti rendi conto che sono le undici di un sabato sera e tu sei a casa – con luce soffusa e bevanda di cortesia – ad ascoltare un 72enne che con voce da cantante d'opera intona “Ah, the wide Missouri!”, seguito da arabeschi di chitarre distorte e colpi di frusta. Il tutto in una canzone dedicata a Marlon Brando. L'orrore, l'orrore.

2. Eppure, credetemi, non è un'esperienza così malvagia. L'arzillo madrigalista di terza età si chiama Scott Walker e incide musica dalla fine degli anni Cinquanta, gli arabeschi sono tracciati da un gruppo che risponde all'interessante denominazione di Sunn O))) e appartiene wikipedianamente alla minacciosa tribù del drone doom metal. Brando è la canzone che apre Soused, l'album scaturito dalla loro collaborazione. Con i suoi 8'42” è anche la traccia più breve del disco: altre tre si aggirano intorno ai nove minuti, mentre Herod 2014 si spinge fin a ridosso dei dodici.

3. Soused è un lavoro che trasuda riferimenti culturali e amenità per intellettuali voraci. Spulciando nei suoi testi e nelle recensioni che lo hanno raccontato su Internet (il disco è uscito a ottobre), si compone un'enciclopedia di voci e citazioni che va dai pittori Rubens e Poussin al filosofo sloveno Slavoj Žižek, dalla famigerata polizia segreta della DDR (Stasi) all'altrettanto famigerata collaborazione tra Metallica e Lou Reed (Lulu). Due informazioni di servizio sono particolarmente gettonate negli articoli e nelle recensioni: a) il brano Lullaby è il remake di una canzone che Scott Walker scrisse per Ute Lemper, pubblicata nel 2000 nella versione giapponese dell'album Punishing Kiss; b) i Sunn O))) avevano provato a collaborare con Walker già nel 2009, chiedendogli di partecipare all'album Monolith and Dimension. Ma non furono ascoltati.

Scott Walker (secondo da destra) e i Sunn O)))
4. Bisogna dare a Erode quel che è di Erode: alcuni momenti di Soused riescono a infilarsi nel cervelletto e a conquistare un permesso di soggiorno nella memoria. In particolare, il simil-ritornello di Bull, dove Walker urla a ripetizione “Bump the Beaky!”. Difficile comprendere cosa significhi (a questo giro nemmeno Genius è di aiuto), ma l'impressione è che l'intero Soused ti lasci volontariamente il compito di costruire e immaginare un senso. E più lasci libera la fantasia, più ti diverti. Prendiamo l'ubriaco e disperato canto “Lullaby La La” in Lullaby. Per qualche ragione su cui forse è meglio non indagare, io lo interpreto come la preghiera di un marinaio di origini irochesi, che nel porto di Providence - tarda epoca lovecraftiana - fissa l'oceano notturno e cerca di ammansire i Grandi Antichi, promettendo loro che verrà il momento della vendetta.

5. Uno dei problemi di un disco come Soused (o To Be Kind degli Swans) è che ti preclude innumerevoli utilizzi. Per esempio, non è l'album che puoi mettere in macchina durante un viaggio con amici, per allietare le lunghe ore in autostrada e farli canticchiare in allegria (da quel punto di vista Taylor Swift forse funziona meglio, anche se tutto dipende da chi sono i tuoi amici). Non va bene come colonna sonora di feste, cene di Natale, serate goliardiche e più o meno qualsiasi momento conviviale. Ed è difficile immaginarlo come complice di romanticherie, vuoi nel corteggiamento vuoi nell'accoppiamento (potrebbero esserci delle eccezioni, ma anche qui forse è meglio non indagare). Eppure, diamine, quel sabato sera ha funzionato davvero bene. Adorato dalla critica (delle ventinove recensioni raccolte su Metacritic, solo due osano scendere sotto il 7), simboleggia in modo quasi perfetto la distanza tra la musica che piace a molti critici e poco pubblico e quella che interessa molto pubblico e pochi critici






Canzoni preferite: Brando, Bull, Lullaby

In ascolto: Panda Bear Meets the Grim Reaper (Panda Bear)

Gli album della settimana del 2015:
1. Black Messiah (D'Angelo)
2. Run The Jewels 2 (Run The Jewels)
3. Soused (Scott Walker)