(recensioni digitali: spazio a contenuti disponibili, per ora o per sempre, solo in formato liquido)
dal film Elephant (2003) di Gus Van Sant)
Non sono mai stato così vicino a Stephen King. Letteralmente. In questo momento mi trovo a Boston, a due stati e 235 miglia di distanza dalla sua Bangor, nel Maine. Secondo Google Maps, se noleggiassi un'automobile (scusi, ha per caso una Plymouth Fury del 1958?) in meno di quattro ore potrei suonargli al campanello. Dunque sono contento di aver avuto, proprio adesso, l'occasione di tornare a leggere (e scrivere) qualcosa di lui.
Qualcosa di breve. Come breve è Guns, l'ebook che King ha pubblicato su Amazon il 25 gennaio, nella serie Kindle Single. Non un romanzo, nemmeno un racconto, ma un pamphlet sul controllo delle armi da fuoco, tema caldissimo negli USA dopo i massacri del 2012 (il cinema di Aurora, la scuola Sandy Hook) e attorno alle proposte di legge presentate da Obama.
Guns scivola via come un bicchiere d'acqua e piombo. Dimenticatevi le mille pagine di It e L'ombra dello scorpione: il kindle lo suddivide in 80 pagine, ma credo che su carta la lunghezza non supererebbe la trentina. E' disponibile solo in inglese. L'ho pagato 99 centesimi e circa dieci secondi dopo l'acquisto era sul mio lettore. Benvenuti alla nuova frontiera per i contenuti di medie/piccole dimensioni: li scrivi al volo, li pubblichi al volo, li leggi al volo, al prezzo di un caffè.
E' un testo fortemente localizzato e relativo alla situazione negli USA, lo sfondo è politico, non ti lascia quel senso di infinito che scaturisce da un romanzo di 500 pagine. Con tutto ciò, è una buona lettura. Dentro c'è il King di oggi, nato conservatore e maturato liberal, veleggiante verso i 66 anni, con la necessità sempre più impellente di commentare i problemi della società americana, senza rinunciare al proprio stile, alle proprie metafore, a quella inconfondibile semplicità di scrittura, linguaggio, pensiero.
Nell'ebook si rivolge ai possessori di armi da fuoco (se stesso compreso: ne ha tre), cercando di convincerli della necessità di una regolamentazione delle medesime. “Nessuno vuole togliervi pistole o fucili, nessuno vuole toccare il secondo emendamento”, scrive King, puntando invece il dito su mitragliatrici e fucili d'assalto. Armi militari, che non servono certo all'autodifesa (chi tiene un mitra nel cassetto?) o alla caccia, ma che sono puntualmente utilizzate nei massacri: i ragazzi-killer sono folli ma non stupidi, se vogliono commettere una strage non usano una rivoltella.
Come detto, anche su un ebook politico, lo stile è sempre quello di King. Avvolgente, americano, diretto. Lo è nel capitolo in cui snocciola i cliché giornalistici nel racconto televisivo di una sparatoria, così come in quello in cui ripercorre la storia personale di Ossessione (Rage), il romanzo giovanile firmato con lo pseudonimo di Richard Bachman in cui si parla di un ragazzo che prende in ostaggio i compagni di classe. Alla fine degli anni '90, King stesso decise di toglierlo dal mercato perché venne trovato negli armadietti (o citato nelle confessioni) di diversi responsabili di sparatorie nelle scuole.
Questa storia non la sapevo e onestamente provo un po' di egoistico rammarico pensando alla mia collezione di libri kinghiani, che mi attende dall'altra parte dell'Atlantico: sono sicuro che lì Ossessione non ci sia, l'avevo preso in prestito in biblioteca. Ancora oggi, è fuori catalogo. Se ne volete una copia, lasciate stare librerie e bookstore online. L'unica possibilità è il vostro bouquiniste di fiducia o eBay. Guns invece è lì, a portata di click. Ed è un buon compagno per una lettura impegnata serale, prima di andare a dormire, prima del bacio (e della partita a Ruzzle) della buonanotte.