A parere di chi scrive, il sinonimo di "gara massacrante" alle Olimpiadi sono i 50 km di marcia. Più di tre ore e mezza a muoversi in modo innaturale e sgraziato, cercando disperatamente di correre-senza-correre, il più delle volte su un asfalto bollente e sotto un caldo asfissiante. Con il perenne rischio che da dietro un cespuglio sbuchi un giudice che ti mostra la paletta rossa e ti squalifica, magari a pochi chilometri dall'arrivo, per qualche saltello di troppo. Insomma, roba da fachiri. E l'ultimo fachiro in ordine di tempo, vincitore a Pechino 2008, è stato un italiano: Alex Schwazer (attenzione, non Schwarzer) da Vipiteno. Quello che trovate sopra è il video riassunto in inglese della sua gara, raccontata - in modo un po' noiosetto - sul canale ufficiale dei Giochi. Una lunga marcia condotta praticamente sempre al comando.
150 gol (... e altro ancora)
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