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"Per tornare all'essenziale, la mia decisione ha voluto dire che nella mia biblioteca conservo soltanto 400 libri. La decisione è stata ispirata da ragioni molteplici, una delle quali è la tristezza generata dal fatto di vedere collezioni messe insieme con cura nel corso di una vita e poi svendute a peso, senza il minimo rispetto. Un'altra ragione: perché dovrei avere in casa tutti questi volumi? Per far vedere agli amici che sono un tipo colto? I libri che ho acquistato saranno molto più utili in una biblioteca pubblica, che non a casa mia. Un tempo ero capace di dire che mi servivano, perché li avrei consultati. Ma oggi, ogni volta ho bisogno di una qualunque informazione, accendo il computer, digito una parola chiave e mi compare davanti ciò che mi serve. Ecco internet, la biblioteca più vasta della Terra. Naturalmente continuo a comprare libri: nessun dispositivo elettronico li può rimpiazzare. Ma appena ho terminato di leggerne uno lo lascio libero di viaggiare, lo passo a qualcuno o lo consegno a una biblioteca pubblica. Il mio intento non è quello di salvare le foreste o di mostrarmi generoso; è solo che penso che un libro abbia un'esistenza propria e non debba essere condannato a restare immobile su uno scaffale".
Liberiamo i libri di Paulo Coelho, su Wired.