sabato, marzo 04, 2006

Confessioni in musica

The A.V. Club ha inaugurato una bella serie di articoli, intitolata Random Rules, dove artisti più o meno noti impostano la funzione "shuffle" (brani in ordine casuale) dei loro lettori MP3 e commentano le canzoni che vengono fuori. Per ora ci sono gli interventi di David Berman dei Silver Jews, Ben Gibbard di Death Cab For Cutie e Postal Service, Eugene Mirman, Isaac Brock dei Modest Mouse, David Cross.
Io non sono un artista più o meno noto, ma ho deciso di seguire l'esempio e di svelare le arcane delizie che si nascondono nel mio lettore MP3. Ma visto che l'iPod acquistato a New York lo sto conservando come una sacra reliquia ed è ancora semivuoto, utilizzo come cavia il caro vecchio MuVo da 4 gigabyte. Mi fa compagnia da ormai quasi due anni, è bello stracarico ed è quello sul quale di solito ascolto i dischi più recenti.
Impostando la funzione "shuffle", ecco le prime 10 canzoni che vengono fuori:

1. Bullets (Editors)
Bell'inizio. E' uno dei miei dischi preferiti del 2005. Mi spiace averli persi a Milano, qualche settimana fa. Confido in un recupero a Benicassim.
2. Camera (Editors)
Ok. Forse dovrei portare il MuVo dal meccanico e far rivedere la funzione "shuffle". Su 374 canzoni, me ne ha subito scelte due dello stesso album... Comunque anche questa è molto bella. Una ballad lenta, quasi parlata, dopo la vivace Bullets.
3. The Fallen (Franz Ferdinand)
Rimango dell'idea che i Franz Ferdinand siano una delle sorprese dello scorso anno. Dopo il botto dell'esordio, il loro secondo album avrebbe potuto essere una clamorosa ciofeca. Invece, in certi momenti, è addirittura più convincente del predecessore.
4. DOA (Foo Fighters)
Non sono mai stato un grandissimo estimatore dei Foo Fighters. Per me Dave Grohl rimarrà sempre il batterista capellone di una band tanto amata in epoca tardo-liceale e ormai defunta. Però l'ultimo In Your Honor ha delle melodie rock facili, orecchiabili e divertenti. Come questa, che se non sbaglio è l'unica canzone che ho conservato sul lettore.
5. Fall (Editors)
Shuffle!!!!!!!!!!!
6. A Quiet Life (live in Manchester 20/5/2004) (The Longcut)
Ammetto l'ignoranza. Non ho la più pallida idea di cosa sia e di che ci faccia nel lettore. Però mi piace.
7. Fallen Idol (The Tears)
Piccolo aneddoto. Nella recensione del festival di Benicassim 2005 pubblicata sul Mucchio Selvaggio avrebbe dovuto uscire una stroncatura del concerto dei Tears (il nuovo gruppo degli ex-Suede Brett Anderson e Bernard Butler). Poi, per ragioni che solo il Grande Signore di Internet conosce, passando da un pc all'altro la stroncatura è saltata. Ne sono contento. Perchè riascoltando meglio l'esordio dei Tears mi sono reso conto che le brutte sensazioni scaturite da quel concerto non erano tanto legate alle nuove canzoni o a una performance scadente, ma alla totale assenza di vecchi brani dei Suede. A parlare era il fan tradito, che rifiutava l'esistenza e la persistenza di Anderson e Butler senza i Suede. Non il serio e obiettivo giornalista che voi tutti conoscete e idolatrate...
8. Blood (live in Toronto 19/9/2005) (Pearl Jam)
Concerto entusiasmante, con una scaletta lunghissima e la chicca di Bono che interviene sul palco nella cover di Rockin' on the Free World di Neil Young. Blood non è certo il loro brano più conosciuto ed è la dimostrazione di come i Pearl Jam conservino la piacevole abitudine di non scegliere cosa suonare dal vivo in base alla logica del greatest hits.
9. Living Proof (Cat Power)
Hmm, deve essere nel nuovo album The Greatest, onestamente è la prima volta che l'ascolto. Di Cat Power ho un brutto ricordo, un concerto noiosissimo al Transilvania di Milano in cui si vedeva lontano un miglio che non aveva voglia di suonare. Da riascoltare.
10. Speed of Sound (Coldplay)
Perfetta chiusura, perché mi permette di fare outing: i Coldplay mi piacciono. Anche il loro ultimo album (l'unico difetto che trovo è la produzione un po' troppo patinata). So che ormai sono troppo famosi e quindi non riceveranno più una recensione positiva a meno che non vadano in Nebraska e non incidano un disco interamente acustico. Ma la cosa non mi preoccupa. Anzi! Che stiano a Londra, che Chris Martin continui a sfornare marmocchi con Gwyneth Paltrow e che si muovano a pubblicare un altro album e a tornare in Italia.

bonus track
11. Shining Escalade (Hot Chip). Per quanto mi riguarda, la più inattesa sorpresa dell'anno scorso. Scoperti alle quattro dell'ultima nottata di Benicassim, sul palco della DFA Night, prima di scoprire le straordinarie doti baccagliatrici di una maglietta a righe. Elettronica soft, funk, pop, easy listening, un po' di Beta Band. Una pastrocchiosa e decadente delizia. Anche se questa Shining Escalade non è certo il loro pezzo migliore.

Ma ora è mezzanotte e il MuVo si sta trasformando in zucca. Buona notte e buon risveglio.