E' da un po' che me lo chiedo.
Giovedì mi ha risposto Luca De Biase sulla prima pagina di Nova.
"Il design è il punto d'incontro tra il passato e il futuro di un prodotto, tra le sue cause e le sue conseguenze. Il cattivo design si concentra sulle cause: pensando solo alle strutture storiche e produttive che lo motivano. Il buon design conosce le sue conseguenze. Fa prodotti capaci di parlare di se stessi: di informare sulle loro funzioni previste e addirittura di ispirare funzioni impreviste. Arriva a trasformare il prodotto in un fenomeno sociale dall'impatto superiore alle aspettative di chi lo ha fabbricato.
Il design è progetto: guarda all'esperienza già fatta quanto all'esperienza che ancora si deve fare: per questo è il momento innovativo per eccellenza. E' progetto pensato a tutto tondo, dalla ragione industriale all'emozione estetica e alla ragionevolezza funzionale.
Il design è il punto d'incontro tra visione, tecnologia e creatività. E si va caricando di responsabilità. Non è più solo un mestiere. E' l'attivazione interdisciplinare di sensibilità e capacità. E non è più solo un sostegno alla competitività delle imprese. Comprese le italiane, spesso eccellenti. Se riesce, è una risposta alla domanda, non del mercato ma della società: la domanda di senso."
Giovedì mi ha risposto Luca De Biase sulla prima pagina di Nova.
"Il design è il punto d'incontro tra il passato e il futuro di un prodotto, tra le sue cause e le sue conseguenze. Il cattivo design si concentra sulle cause: pensando solo alle strutture storiche e produttive che lo motivano. Il buon design conosce le sue conseguenze. Fa prodotti capaci di parlare di se stessi: di informare sulle loro funzioni previste e addirittura di ispirare funzioni impreviste. Arriva a trasformare il prodotto in un fenomeno sociale dall'impatto superiore alle aspettative di chi lo ha fabbricato.
Il design è progetto: guarda all'esperienza già fatta quanto all'esperienza che ancora si deve fare: per questo è il momento innovativo per eccellenza. E' progetto pensato a tutto tondo, dalla ragione industriale all'emozione estetica e alla ragionevolezza funzionale.
Il design è il punto d'incontro tra visione, tecnologia e creatività. E si va caricando di responsabilità. Non è più solo un mestiere. E' l'attivazione interdisciplinare di sensibilità e capacità. E non è più solo un sostegno alla competitività delle imprese. Comprese le italiane, spesso eccellenti. Se riesce, è una risposta alla domanda, non del mercato ma della società: la domanda di senso."