In questo articolo pubblicato sul sito PressThink, Simon Waldman ci spiega perchè sia fondamentale fare in modo che una notizia rimanga su Internet il più a lungo possibile, meglio se per sempre. Non conta tanto (o solo) arrivare per primi sulla notizia, quanto cercare di mantenerla online in eterno, in modo da permettere a chi consulterà Internet in futuro di utilizzarla per ricostruire con precisione e dare un senso agli eventi (e alla Rete stessa).
Parafrasando gli esempi fatti da Waldman, pensiamo allo tsunami del Sud Est Asiatico. Uno dei siti d'informazione italiani che ha seguito meglio la catastrofe è stato di sicuro La Repubblica. Ma se tra quattro mesi un utente di Internet cercasse di farsi un'idea di quanto accaduto, cosa troverebbe sullo stesso sito? Probabilmente niente. E lo stesso discorso varrebbe per la maggior parte degli altri siti di informazione. Tutto il lavoro svolto in questi giorni, spesso in maniera più che ottima dal punto di vista della copertura e dell'aggiornamento delle news, sarebbe definitivamente scomparso.
Non a caso, Simon Waldman lavora al sito del quotidiano inglese Guardian, uno dei pochi che mantiene sempre attivi i suoi testi online. Se io oggi per esempio decidessi di segnalare quest'articolo in cui il regista svedese Lukas Moodysson spiega perchè sente il bisogno di girare un film dedicato al mondo del porno, sarei sicuro che un futuro utente del mio blog, spulciando tra gli archivi tra sei mesi, troverebbe il link ancora attivo. L'articolo del Guardian sarebbe sempre lì ad attenderlo. Se invece decidessi di segnalare il pezzo pubblicato l'11 gennaio da Repubblica in cui viene presentato il nuovo Mac da 500 dollari della Apple, potrei stare certo che tra qualche giorno questo link non porterebbe ad altro che a una pagina vuota.
Si ripete spesso che la Rete è il simbolo dell'effimero che ci circonda. Ma perchè? Chi l'ha detto? Al contrario, Internet è il non-luogo perfetto dove potenzialmente qualsiasi informazione (articoli, ma anche file musicali, filmati, ecc.) potrà rimanere in eterno, senza mai scomparire o essere dimenticata e senza mai creare problemi di spazio. La testimonianza dell'evolversi della cultura e della civiltà umana. Con la botte piena (l'aggiornamento immediato) e la moglie ubriaca (la permanenza eterna).