E così, come previsto, la Apple ha colto l'occasione della fiera Macworld per presentare una bella serie di nuovi prodotti. Tra questi, il tanto atteso iPod in formato flash, con memoria da 512 Megabyte o 1 Gigabyte, prezzo ridotto (99 o 149 dollari) e senza schermo. Il nome ufficiale è iPod Shuffle e devo ammettere che, a caldo, non mi convince più di tanto. Il prezzo è ottimo e la capacità è in media superiore a quella di gran parte dei concorrenti, ma non capisco questa idea di eliminare lo schermo. Anzi, la capisco. Secondo me è stata studiata essenzialmente per offrire un prodotto separato dall'iPod tradizionale, che non ne intaccasse minimamente le quote di mercato. Tra i due prodotti non c'è assolutamente concorrenza. Però, forse per la prima volta nella recente tradizione di operatrice musicale, la Apple ha fatto uno sgarbo al concetto stesso di musica, se non altro a quello classico. E' vero che è bello scoprire accostamenti sempre nuovi tra le diverse canzoni, ma è davvero positivo il fatto che non si possa leggere da nessuna parte che cosa si sta ascoltando? A me sembra l'ennesimo simbolo del distacco contemporaneo dall'ascolto tradizionale, verso una concezione della musica come semplice successione di suoni di sottofondo, ormai privi di un nome e - molto spesso - di una mera identità. I brani si susseguono in modalità shuffle, magari ci regalano un'emozione particolare, ma come facciamo a recuperarli (e a recuperare gli accostamenti casuali) se non leggiamo su uno schermo il loro nome? Dobbiamo piegarci all'idea dell'effimero che avanza e che rende tutte le emozioni, anche quelle musicali, un semplice flash di passione, destinato a scomparire dopo pochi secondi?
Forse sì. Forse stiamo vivendo davvero un'epoca di transizione rivoluzionaria, da un certo tipo di fruizione artistica e culturale a un altro completamente diverso. Le prime sensazioni che ho provato pensando a questo iPod Shuffle sono state negative, senza dubbio. Ma adesso penso a ciò che ho scritto poche righe fa. Penso a una serie di canzoni senza titolo, che si fondono e sciolgono tra loro, che guadagnano spessore proprio dal loro mescolarsi e delle quali non è per niente interessante conoscere il nome...
... e mi vengono in mente i Sigur Ros e il loro meraviglioso album ( ), che consiglio a chiunque abbia ancora voglia di sognare fino alle prime luci dell'alba. Le caratteristiche di quel disco si adattano perfettamente all'iPod Shuffle. Anzi, in un certo senso lo richiedono.
Forse sarà davvero così la musica del futuro.
Non tutta, ma almeno un po'...