sabato, novembre 06, 2004

Ahi ahi ahi, Vitaminic...

Secondo quanto riportano Punto Informatico e molti altri siti e quotidiani, la società Buongiorno Vitaminic è stata denunciata dalla Guardia di Finanza per una serie di reati che comprendono illecito trattamento dei dati personali, frode informatica e accesso abusivo a un sistema informatico.

Personalmente, provo sempre più amarezza a commentare le sorti di Vitaminic, che sembrano sempre meno magnifiche e progressive. Le ragioni (della mia amarezza) sono due.

Primo, nel 2000, quando la società torinese muoveva i primi passi e il crollo della new economy era un babau a cui nessuno voleva credere, ho lavorato per qualche settimana nella vecchia sede di via Principi d'Acaja, a Torino. All'inizio, in una specie di mansarda, svolgendo la futuristica mansione di surfer. Quindi in una stanza più prestigiosa e illuminata, come customer care. È stato allora che ho capito che per sopravvivere nel terzo millennio bisognava conoscere l'inglese... La ricordo come una bella esperienza, proseguita poi fino all'estate del 2001 - dall'esterno - con la scrittura di alcune newsletter che se non sbaglio erano distribuite proprio da Buongiorno (all'epoca, si trattava ancora di due entità separate).

La seconda ragione è che rimango dell'idea che Vitaminic abbia in qualche modo "inventato" il mercato della musica online. Il suo business plan in fondo non era tanto lontano da quello attuale e trionfale dell'Apple iTunes: si trattava sempre di vendere singole canzoni, via Internet, in un formato digitale compresso. Il guaio è che proprio in quegli anni si iniziava a parlare anche di un certo Napster. Le major consideravano Internet come la peste nera, non si fidavano del formato Mp3 (scelto da Vitaminic per il suo negozio online) e non concessero a Vitaminic lo straccio di una canzone, se non qualche fondo di magazzino. E così Vitaminic si trovò tra le mani un negozio tecnologicamente e filosoficamente all'avanguardia, ma con gli scaffali pieni di musica magari anche di valore, ma dallo scarsissimo appeal commerciale...

(comunque sia, per ora il vecchio sito di Vitaminic è ancora attivo, alcune canzoni si possono scaricare gratis e chissà che nelle prossime settimane non mi venga voglia di dedicare un "Italian Hidden Treasures" ai migliori gruppi del suo catalogo...)