lunedì, gennaio 04, 2016

I dieci migliori album del 2015 che non sono su Spotify


Dal 2010, compilo e pubblico sul blog Spotirama le playlist Spotify relative alle classifiche di fine anno di alcuni dei maggiori giornali e siti musicali internazionali (Mojo, Pitchfork, NME...). Si tratta di un modo per recuperare alcuni brani & dischi persi per strada lungo l'anno, di crearsi un piccolo archivio critico/enciclopedico sul meglio della contemporaneità, di sfogare il mio lato reorganazi, ecc. ecc... L'ho fatto anche nel 2015, raccogliendo una quindicina di playlist basate sulle classifiche di Fact Magazine, The Guardian, Les Inrockuptibles, Mojo, NME, Noisey, NPR, PopMatters, Pitchfork, Rockit, Rough Trade, Uncut e Wire. Chi fosse interessato, le trova a questo indirizzo: http://spotirama.blogspot.it/search/label/eoy2015

Un trend significativo a cui ho assistito nel corso di questi cinque anni - che conferma ciò che si dice e scrive sulla graduale adozione universale dello streaming - è relativo alla crescita della disponibilità degli album e delle canzoni su Spotify. Per esempio, nella Top 50 degli album secondo Pitchfork si è passati da 43 titoli disponibili nel 2010 (86%) a 48 nel 2015 (96%). La versione Spotify della Top 100 delle canzoni italiane secondo Rockit nel 2013 raccoglieva l'85% dei brani, quella della Top 50 nel 2015 raggiunge il 96%. Al di là dei grandi embarghi mediatici operati dalle popstar che se lo possono permettere (Taylor Swift, Adele, Coldplay, Thom Yorke...), l'adozione dello streaming ha raggiunto dunque percentuali quasi plebiscitarie. Credo sia un discorso generalizzato, che non riguarda solo quel terreno su cui si incrociano rock, elettronica e hip hop, campo d'azione prediletto delle pubblicazioni che tengo d'occhio su Spotirama. 

Da un certo punto di vista, spulciando le classifiche di fine anno si potrebbe anche sospettare che tra giornalisti e blogger si stia diffondendo un'inconscia, pragmatica preferenza per gli artisti presenti sulle piattaforme streaming. Se l'utilizzo di Spotify & C. si diffonde anche tra i critici musicali (magari assieme a una diminuzione delle advance copies spedite dalle etichette per le recensioni), è plausibile pensare che i dischi disponibili in streaming abbiano possibilità maggiori di essere ascoltati e inseriti nelle classifiche di fine anno, rispetto a quelli che non vengono diffusi su questi canali? Non ho gli strumenti per rispondere a questa domanda, ma l'esperienza personale mi suggerisce che potrebbe essere un'ipotesi non troppo campata in aria.  

Detto ciò, proprio per la loro eccezionalità, gli album che oggi non sono su Spotify (e in genere sugli altri servizi streaming) brillano di una loro tenace luce propria: si distinguono, oltre che per le eventuali doti artistiche, per il loro andare controcorrente. Nell'elenco sotto ho raccolto i migliori dieci album del 2015 che appartengono a questa particolare categoria. Non li ho scelti io, ma mi sono basato sulla classifica aggregata del forum Acclaimed Music, generata dalla fusione di decine di chart internazionali. Tra parentesi, vicino al nome dell'artista, ho messo anche la posizione nella classifica generale (quest'anno è comandata da Kendrick Lamar, Sufjan Stevens e Jamie xx). Come noterete, per trovare dieci album non presenti su Spotify bisogna scendere fino oltre alla duecentesima posizione. 

Come quasi ogni anno, le prime posizioni (Joanna Newsom, Jim O'Rourke, Jessica Pratt) sono occupate dai nuovi album pubblicati dalla Drag City, la più influente label indipendente che ancora oggi persegua una politica no streaming. Ben diversa è la storia della citata Adele (il cui bestseller 25 sarà probabilmente distribuito in streaming tra qualche mese, seguendo una strategia "a finestre" già adottata in passato) e di Compton di Dr. Dre, che è stato distribuito in esclusiva streaming su Apple Music, la piattaforma nata dalle ceneri di Beats Music, vecchio servizio che lo stesso Dr.Dre ha venduto nel 2014 a Cupertino per parecchi soldi. Guardando al panorama italiano, sono solo due gli album della Top50 di Rockit che non ho trovato su Spotify: A Love Explosion (Go Dugong, #7) e Soul of a Supertramp (Mezzosangue, #36). 

1. Divers (Joanna Newsom, #11 nella classifica di fine anno di Acclaimed Music)
2. Simple Songs (Jim O'Rourke, #36)
3. Compton (Dr. Dre, #59)
4. 25 (Adele, #71)
5. Levon Vincent (Levon Vincent, #84)
6. On Your Own Love Again (Jessica Pratt, #96)
7. Hand. Cannot. Erase. (Steven Wilson, #120)
8. The Good Fight (Oddissee, #154)
9. Mutilator Defeated at Last (Thee Oh Sees, #157)
10. Break Stuff (Vijay Iyer Trio, #205)