Spoiler alert!
In ciò che segue (e nell'articolo linkato) sono fornite informazioni un po' spoilerose - ma senza esagerare - sul film Noah di Darren Aronofski. Occhio.
Da I 400 calci:
Il fatto è questo: le prime recensioni apparse in Italia, e poi tutte le recensioni apparse in Italia (probabilmente basate l’una sull’altra, in un infinito scorrere circolare come il mare tâmtu nel mappamondo babilonese), prendevano per il culo il fatto che Noè, nel film, ricevesse l’aiuto di mostroni chiamati Guardiani, dando a intendere che questa fosse la solita fregnaccia trovata bombastica americana maccaroni io me te magno.
Senza aver scritto alcuna recensione e seguendo una linea di pensiero decisamente e aristocraticamente più sabauda, è quello che ho pensato anch'io uscendo dal cinema. Da dove saltano fuori i giganti? È possibile che la transformerizzazione del cinema americano sia ormai talmente estesa da aver raggiunto persino l'epica biblica? Bene, da quel che leggo in questo articolo su I 400 calci (pubblicato il 24 aprile e rimbalzato solo oggi sui miei network), i "Guardiani" sono tutt'altro che un'invenzione hollywoodiana. Provengono invece da oscure ma concrete versioni apocrife dell'Antico Testamento.
Trattandosi di oscura aprocrifia ed essendo io non proprio un esperto della materia biblica, magari sono tutte sciocchezze e mi sono fatto fregare come un bambino. Se è così: pazienza, peccato e preghiera a un dio vendicativo che punisca il responsabile. Se così non è, sono contento perché articoli come quello pubblicato dalla "Rivista di cinema da combattimento" (oggi è un po' tutto da combattimento o da incubo...) dimostrano che:
a) nel caos della banalità e della mediocrità che spopolano online e offline, è ancora possibile trovare qualcosa di interessante da leggere (persino riferito a un film così così, come Noah);
b) la conoscenza sta all'ignoranza come un roccioso e carismatico Guardiano sta all'invertebrato Torino Calcio stagione 2002-2003: e gli articoli che aiutano a disseminarne un po' (di conoscenza) meritano un posto sull'Arca, quando ricomincerà a piovere.
