mercoledì, marzo 12, 2014

Pono: rivoluzione musicale di massa o costoso gadget per audiofili?

Via PonoMusic

Neil Young ha presentato al festival South By Southwest di Austin la fase B di Pono, il progetto con cui vuole "fornire la migliore esperienza d'ascolto possibile di musica digitale". L'operazione prevede la vendita di un lettore portatile speciale e dei relativi album in formato digitale ad altissima qualità (stratosferica rispetto agli MP3). Per qualche minuto ho avuto la tentazione di mettere mano alla carta di credito e acquistare il PonoPlayer, aderendo alla campagna di lancio su Kickstarter. Poi mi è venuto un dubbio: la missione di Neil Young è nobile, ma ha davvero senso nel 2014 - quando siamo sommersi dallo streaming e nei nostri archivi riposano chissà quante migliaia di MP3 - acquistare un lettore da 300$ (l'offerta attuale su Kickstarter, in futuro costerà di più) sul quale poi dovrai anche pagare ogni singolo album tra i 15$ e i 25$? Non è un modello che - dal non trascurabile punto di vista economico/tecnologico - arriva decisamente fuori tempo massimo? 

Ho sempre pensato che la vendita di file digitali via web non avesse molto senso: che lo stesso iTunes Store (tuttora dominante nel panorama digitale) non fosse altro che il modello di transizione inevitabile per convincere l'industria a muoversi verso un sistema di distribuzione più idoneo alle reti digitali, quello a cui ci stiamo avvicinando tramite Spotify, Deezer, YouTube e le web radio. Non è che Internet non sia fatta per la vendita unitaria di contenuti: non si spiegherebbe Amazon. Più concretamente, non è fatta per la vendita unitaria di musica. Anche iTunes credo sia destinato pian piano a perdere la sua rilevanza, così come ormai l'ha già persa il vecchio iPod (nemmeno dieci anni fa l'icona più luccicante della musica digitale ed elemento imprescindibile della trionfale marcia musical-digitale di Apple). I vinili, i dischi, gli oggetti sono fatti per l'acquisto. Al massimo possono esserlo i file venduti dagli artisti direttamente ai propri fan, sui siti ufficiali, magari in bundle con altri contenuti e prodotti. Sul web, per la natura stessa del mezzo, lo streaming on demand mi sembra invece il modello più naturale per distribuire e ascoltare musica.

Se ci si vuole rivolgere davvero al pubblico di massa, anche nell'ottica di un'educazione all'ascolto, non si dovrebbe lavorare sulla qualità audio dello streaming e degli altri servizi che il pubblico effettivamente utilizza? Pono non corre il rischio di parlare semplicemente a chi già ritiene importante l'alta fedeltà musicale e ha le disponibilità economiche per rifarsi una collezione digitale completa a 20 dollari a disco? Tutte domande che non riesco a nascondere, anche se sono curioso di seguire il progetto e di scoprire se riuscirà ad avere almeno parte dell'effetto detonante/risvegliante/rivoluzionario immaginato da Neil Young. La prima risposta su Kickstarter è stata più che buona: nel momento in cui scrivo questo post sono già stati raccolti 1,5 milioni di dollari (da 4600 sostenitori) e la campagna proseguirà per altri 34 giorni. Potere di Neil, anche nel saper coinvolgere un bel manipolo di sponsor eccellenti: quarantanove volti noti del music business, comprese star del calibro di Bruce Springsteen, Eddie Vedder, Red Hot Chili Peppers, Elton John, Sting, Norah Jones, Arcade Fire, Jack White, i vecchi sodali David Crosby e Stephen Stills. Compaiono tutti nel video di presentazione su Kickstarter: sotto c'è l'elenco completo, in fondo il video. 

I 49 SUPPORTER DI NEIL

1. Marc Ford (Black Crowes)
2. David Crosby (The Byrds, Crosby, Stills & Nash)
3. John Platt (EMI Music Publishing)
4. David Rawlings
5. Gillian Welch
6. Logan Metz, Mike Nelson & Lukas Nelson (Lukas Nelson & Promise of the Real)
7. Norah Jones
8. Eddie Vedder (Pearl Jam)
9. Stephen Stills (Buffalo Springfield, Crosby, Stills & Nash)
10. Rick Rubin
11. Duane Eddy
12. Todd Moscowitz (discografico)
13. Tom Petty
14. Sting
15. Jack White (The White Stripes)
16. Jeremy Gara, Will Butler, Win Butler (Arcade Fire)
17. Flea (Red Hot Chili Peppers)
18. James Taylor
19. Dave Grohl (Nirvana, Foo Fighters)
20. Elvis Costello
21. Taylor Hawkins (Foo Fighters)
22. Mike D. (Beastie Boys)
23. Chris Robinson (The Black Crowes)
24. Elton John
25. Bruce Springsteen
26. Jackson Browne
27. Emmylou Harris
28. Dave Matthews
29. Sarah McLachlan
30. Jim James & Bo Koster (My Morning Jacket)
31. Charlie Musselwhite
32. Jim Keltner (session drummer)
33. Jack Johnson
34. Patti Smith
35. Rob Cavallo (produttore e discografico)
36. Anthony Kiedis (Red Hot Chili Peppers)
37. Bruce Botnick (ingegnere del suono)
38. T-Bone Burnett (produttore)
39. Don Was (produttore)
40. Kid Rock
41. Reggie Watts
42. Marcus Mumford (Mumford & Sons)
43. Ted Dwane (Mumford & Sons)
44. Ben Lovett (Mumford & Sons)
45. Beck
46. Jason Falkner (musicista)
47. Justin Meldal-Johlsen (musicista)
48. Joey Waronker (musicista)
49. Mo Ostin (discografico)

IL VIDEO