Oggi sarò al Cinema Odeon di Firenze per partecipare a Mash Up Cinema - La seconda vita delle immagini, una serata interamente dedicata alle declinazioni cinematografiche del mash up, del remix, del valzer furioso di immagini che non ne vogliono proprio sapere di stare nei film per cui erano pensate.
"Opere che danno nuova vita narrativa a immagini della storia italiana più recente e a scene memorabili della storia del cinema. Dagli esperimenti fortuiti e in parte ancora pionieristici degli anni '60, dove era necessario unire con il nastro adesivo i pezzi di pellicole fino all'incredibile Final Cut di Gyorgy Palfi, che riunisce oltre 400 film cult per raccontare una grande storia d'amore" (dalla presentazione ufficiale).
Proveremo anche a rispondere all'annosa domanda che sta turbando il sonno degli italiani: il mash up è solo un giochino estetico o una finestra aperta su nuovi orizzonti narrativi e dello spettacolo?
Il programma prevede:
Ore 17.30 Proiezione di La verifica incerta di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi (protomashup del 1964, che c'è anche su YouTube e quindi generosamente vi embeddo qui sotto)
Ore 18.10 Cortometraggi - Mash-up dal Web (proiezioni e chiacchierate con l'organizzatore Michele Crocchiola, Andrea Mi e il sottoscritto)
Ore 20.30 Proiezione di Formato ridotto (film collettivo del 2012, su immagini di vecchi filmini di famiglia e testi di Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2)
Ore 22.00 Proiezione di Final Cut di Gyorgy Palfi. Straordinaria opera di montaggio, costruita tagliando e cucendo le immagini di circa 450 film, tutti piuttosto famosi. Un supercut simile a quelli di YouTube, ma all'ennesima potenza. Praticamente invisibile: per ragioni di copyright, la sua proiezione viene concessa solo nelle scuole, in festival o in eventi come Mash Up Cinema.