mercoledì, dicembre 12, 2012

Lo zeitgeist video 2012 di Google


Secondo una ricerca di Universum, l'azienda in cui i cittadini europei con formazione economica/business preferirebbero lavorare è Google. Li capisco. E non solo per le prospettive di carriera. Pur non avendo un background del genere, anch'io quando vedo un video come quello sopra ci faccio un pensierino. Non solo a Mountain View stanno contribuendo a modellare il linguaggio e le interfacce comunicative contemporanee (attraverso mille tentacoli digitali: YouTube, Google Maps, anche solo i Google Doodle...), ma dimostrano di saperle ben padroneggiare anche nella costruzione dei propri messaggi di marketing. Il video qui sopra, sotto molti aspetti, non è altro che il tradizionale montaggio di immagini che riassume un'annata. Molti di noi ricorderanno qualcosa del genere anche all'epoca del dominio televisivo, decenni fa, quando mamma Rai raccontava similmente un anno di sport o di fatti di cronaca. Ma oggi le "immagini pure" (o televisive) non bastano più. Funzionano meglio se vengono presentate dentro le mille cornici attraverso cui le fruiamo quotidianamente, se vengono distribuite lungo quell'infinita gradazione di qualità che va dalle riprese di videocamere high tech ai filmati catturati con lo smartphone. Il salto di Baumgartner, molti di noi lo hanno seguito attraverso YouTube. Certe notizie e certe foto le abbiamo scoperte e assimilate passando da un motore di ricerca. Altre ci sono arrivate tramite i documenti traballanti e sgranati dei citizen journalists. E così via. Nel pacchetto non sono compresi rivali: il blu di Facebook, l'azzurro di Twitter, la vetrina di Pinterest o le icone del mondo iOS sono verboten. Rimane pur sempre un video promozionale di Google (da questo punto di vista, il vecchio spot Intel The Chase era più comprensivo). Ma funziona, proprio perché ti riassume il 2012 con l'occhio del 2012. O almeno l'occhio di chi il 2012 lo ha osservato in buona parte attraverso il filtro di Internet e degli strumenti della rivoluzione digitale. Se chiedete alla Rai di fare un riassunto del genere (e probabilmente lo farà, intorno al 31 dicembre) di sicuro le scelte di linguaggio e l'effetto finale saranno completamente diversi.