I servizi Web che hanno conquistato il pianeta sono quelli che lo hanno considerato (e connesso) come un unico grande villaggio globale: da ICQ a Napster, da Google a YouTube, da Skype a Wikipedia, da Twitter a Facebook. Rispondendo alla natura orizzontale/universale del mezzo digitale. Eppure, soprattutto quando entrano in gioco i contenuti, sono ancora incredibilmente numerosi i servizi dall'accesso limitato ai cittadini di un singolo paese, continente o area geografica (generalmente gli Stati Uniti). Servizi che all'alba del 2012, rispondendo a logiche commerciali/legali che non hanno più alcuna giustificazione tecnologica ed appaiono quantomeno anacronistiche (e antipatiche), accolgono i poveri raminghi italiani così:
Spotify
Google Play
Hulu
Netflix
Pandora
Turntable
Amazon MP3
Rdio
(visto che è molto trendy, ho raccolto queste immagini anche in una bacheca su Pinterest)