"Ha un aspetto umano, ma è un punto esclamativo pervaso da energia, venuto dallo spazio". Oddio, ogni tanto i telecronisti si lasciano prendere un po' troppo la mano. Ma la performance di Igor Cassina alla sbarra alle Olimpiadi 2004 di Atene rimane un momento memorabile nella storia della ginnastica azzurra (e più in generale, dello sport). Forte di un movimento che solo lui era in grado di fare - e che infatti è stato battezzato con il suo nome, movimento Cassina, un po' come accade proprio con le stelle pervase d'energia nello spazio - l'atleta brianzolo vinse la medaglia d'oro, davanti all'americano Paul Hamm e al giapponese Isao Yoneda. Sopra, in un minuto, l'esercizio della finale.
150 gol (... e altro ancora)
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