Se c'è uno sport in cui all'inizio di ogni Olimpiade siamo praticamente sicuri che non vinceremo una medaglia, questo è l'equitazione. Ma non è sempre stato così. Dal 1948 al 1976, per otto edizioni consecutive dei Giochi, i colori azzurri furono difesi da due fratelli assai competitivi, Piero e Raimondo D'Inzeo. Grazie a loro, l'Italia conquistò quattro medaglie nel salto a ostacoli a squadre (argento a Melbourne 1956, bronzo a Roma 1960, Tokyo 1964 e Monaco di Baviera 1972) e quattro individuali. Nel 1956 a Melbourne, Raimondo arrivò secondo, Piero terzo. Quattro anni dopo, entrambi si migliorarono, centrando una storica doppietta a Roma: oro a Raimondo, argento a Piero. Di quell'evento, un po' curiosamente, su YouTube è disponibile solo il percorso conclusivo del secondo, Piero: lo trovate in alto. Per par condicio famigliare, sotto però ho messo anche un percorso netto di Raimondo, a Piazza di Siena nel 1952. Un doppio inno all'eleganza di uno sport in cui, ahimé, chissà quando l'Italia tornerà a ottenere qualche soddisfazione internazionale.
150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali. Per l'elenco completo dei video, clicca qui.