lunedì, agosto 08, 2011

Il capolavoro greco-romano di Andrea Minguzzi a Pechino 2008 (150 gol)



Vi dice niente il nome Andrea Minguzzi? Probabilmente, no. E devo ammettere che anch'io, appena tre anni dopo aver tifato per lui, me n'ero quasi completamente dimenticato. Minguzzi è il campione olimpico in carica della categoria 84kg. di lotta greco-romana. Ha vinto a Pechino 2008, superando prima lo svedese Ara Abrahamian in una semifinale a dir poco controversa (per protesta contro le decisioni dell'arbitro, lo svedese respinse platealmente e ben poco decoubertinianamente la medaglia di bronzo...), quindi battendo in finale l'ungherese Zoltan Fodor, grazie a uno spettacolare "capottamento" a pochi secondi dal termine. Sopra trovate un video celebrativo, con telecronaca originale Rai del momento decisivo (ma se volete esagerare, potete anche recuperare l'intera finale). 

La lotta greco-romana, così come il tiro a volo o lo slittino, è uno di quegli sport di cui ci si accorge e per cui ci si esalta solo alle Olimpiadi. Ed è anche naturale che sia così. Durante l'anno ci sono calcio, formula 1, ciclismo, basket, pallavolo, atletica leggera, sci, le gare internazionali di nuoto... se la vita è fatta di gerarchie, anche lo sport non può venir meno alla regola, no? Però la vita è fatta anche di nicchie. E sono proprio le nicchie, in realtà, a permettere al mondo e ai suoi abitanti bipedi di essere un po' meno noiosi, monotoni e prevedibili. Il discorso vale per la musica (grazie al cielo non esistono solo Lady Gaga, i pur sempre cari U2 o Vasco Rossi), per il cinema (grazie al cielo non esistono solo i blockbuster), per la cucina (grazie al cielo non esistono solo la pizza o il McDonald's), per il turismo (grazie al cielo non esistono solo Venezia o Parigi), per il commercio (grazie al cielo non esistono solo i supermercati), per la natura (grazie al cielo non esistono solo le zanzare o le margherite). La nostra salvezza è legata al blues del Mali, ai fermenti del cinema underground serbo, alle specialità gastronomiche abruzzesi, alla più sfigata isola greca e all'ultimo dodo (che in realtà vive ancora da qualche parte in Nuova Zelanda, ne sono convinto). E anche alla lotta greco-romana. Poi magari,  novecentonovantanove giorni su mille, li trascorriamo pensando a una squadra di calcio, a una rockstar, a un marchio di moda, a qualsiasi entità mainstream che ci fa sentir più inseriti nella società. Ma, anche se non ce ne rendiamo conto, il giorno più importante è il millesimo. (... e visto che qui si parla di lotta greco-romana, sebbene lo abbia probabilmente già citato in passato, un pensiero torna al super Vincenzo Maenza, medaglia d'oro nei 48kg. nel 1984 e nel 1988, di cui non ho trovato alcuna traccia nemmeno sulla lunghissima coda di YouTube...)


150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali. Per l'elenco completo dei video, clicca qui.