Tra le poche belle soddisfazioni arrivate dall'atletica leggera azzurra negli ultimi anni, ci sono di certo i balzi di Fiona May. Nata a Slough in Gran Bretagna nel 1969 e diventata italiana nel 1994 (dopo il matrimonio con l'astista Gianni Iapichino), la May è salita sul podio in praticamente tutte le maggiori competizioni internazionali di salto in lungo a cui ha partecipato tra il 1994 e il 2001. Con una particolare predilezione per il gradino più alto nei campionati mondiali. Ecco il suo palmares completo, ordinato cronologicamente:
1994: bronzo europeo a Helsinki.
1995: oro mondiale a Goteborg.
1996: argento olimpico ad Atlanta.
1997: bronzo mondiale ad Atene.
1998: argento europeo a Budapest.
1999: argento mondiale a Siviglia.
2000: argento olimpico a Sydney.
2001: oro mondiale a Edmonton.
Su YouTube, è più facile trovarla che balla il merengue a Ballando con le stelle o fa la pubblicità al Kinder Fetta al Latte assieme alla figlia Larissa. Ma almeno un salto importante è disponibile, anche se accompagnato da un commento in lingua non identificata (ungherese?). E' quello con cui Fiona conquistò l'argento agli europei di Budapest del 1998: un 7,11 metri che è tuttora, a tredici anni di distanza, record italiano. A batterla, quel giorno, fu solo un totem chiamato Heike Drechsler, che saltò appena cinque centimetri più in lungo (e che, per sette centimetri, la privò anche della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sydney nel 2000).
150 gol (... e altro ancora)
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