(in realtà questo è Riff Raff,
che però assomiglia tanto al Brian Eno degli anni '70)
Paul Morley ha intervistato Brian Eno per un documentario che andrà in onda sulla BBC. Alcuni estratti dell'incontro sono stati riportati sul Guardian. Ci sono parecchie cose interessanti. Tra le altre, la curiosa sensazione che si prova a lavorare contemporaneamente con gli U2 e i Coldplay, dovendo fare un'incredibile attenzione a non confondere il materiale delle due band (malcelata è l'ammissione che Viva la Vida e No Line on the Horizon hanno una produzione davvero molto molto molto simile.... mi chiedo come mai a nessuno sia ancora venuta l'idea di mescolare i due album in un unico grande mash up):
che però assomiglia tanto al Brian Eno degli anni '70)
Paul Morley ha intervistato Brian Eno per un documentario che andrà in onda sulla BBC. Alcuni estratti dell'incontro sono stati riportati sul Guardian. Ci sono parecchie cose interessanti. Tra le altre, la curiosa sensazione che si prova a lavorare contemporaneamente con gli U2 e i Coldplay, dovendo fare un'incredibile attenzione a non confondere il materiale delle due band (malcelata è l'ammissione che Viva la Vida e No Line on the Horizon hanno una produzione davvero molto molto molto simile.... mi chiedo come mai a nessuno sia ancora venuta l'idea di mescolare i due album in un unico grande mash up):
On working with U2 and Coldplay at the same time
"It was fine. A few jokes. I felt like a philanderer who was with another woman and might make a slip and call her by the wrong name in bed. I had one computer that had all of the Coldplay stuff and all the U2 stuff. I had to very carefully label each folder because I was paranoid that I might end up with the same basic track for each group and I wouldn't notice until it was too late. There was a chance the same track might have appeared on both albums."
In quanto ai dischi, la posizione di Eno è molto lucida. C'è chi è convinto che i dischi siano l'essenza stessa della musica, perchè hanno svolto un ruolo così importante per la nostra vita, la nostra formazione, le nostre esperienze (nonché per lo sviluppo di certi generi, il rock in primis). Più probabile, spiega Eno, che i dischi non siano altro che una piccola parentesi di cinquant'anni nella storia dell'uomo e della musica. Una gran bella parentesi, non c'è che dire. Non è stato affatto male averla vissuta. Ma sorry mate, history's moving along.
On the end of an era
"I think records were just a little bubble through time and those who made a living from them for a while were lucky. There is no reason why anyone should have made so much money from selling records except that everything was right for this period of time. I always knew it would run out sooner or later. It couldn't last, and now it's running out. I don't particularly care that it is and like the way things are going. The record age was just a blip. It was a bit like if you had a source of whale blubber in the 1840s and it could be used as fuel. Before gas came along, if you traded in whale blubber, you were the richest man on Earth. Then gas came along and you'd be stuck with your whale blubber. Sorry mate – history's moving along. Recorded music equals whale blubber. Eventually, something else will replace it."