mercoledì, aprile 27, 2005

Udine!


(Art of the Devil: ma non lasciatevi impressionare troppo dalla locandina, non è veritiera... nel film in realtà a vomitare le lamette è un maschio...; da http://jevermeister.blogspot.com/)

Il prodigioso treno del wi-fi è arrivato anche a Udine e mi permette di scrivere questo messaggio direttamente sul mio pc, seduto in un'accogliente saletta dal design postmoderno (stile Korova Milk Bar di Arancia Meccanica) del Teatro Nuovo, sede del Far East Festival.
Se non ricordo male, nell'ultimo messaggio mi ero lanciato in una sorta di de profundis sull'horror asiatico, schiacciato dalle sue clonazioni hollywoodiane e da un'epidemia di capelli lunghi neri. Bene, oggi questa mia ardita teoria viene messa alla prova da una robusta maratona horror, che ha preso il via alle 9 del mattino e terminerà a notte fonda. Sette i film in programma: uno l'ho mancato per problemi di sveglia, tre li ho visti e altri tre sono previsti nella sessione serale.
Schegge di giudizio:
- Pontianak - Scent of the Tuber Rose, discutibile malloppone malesiano su uno spettro vendicativo. Dubito che qualcuno abbia il coraggio di distribuirlo in Italia.
- Art of the Devil: dalla Thailandia, interessante, con una ragazza che usa la magia nera per vendicarsi dell'uomo che l'ha sedotta, messa incinta, concessa ai suoi figliuoli, picchiata e abbandonata (altro che Dickens!). Ci sono un paio di scene ad altissimo tasso splatter e - colpo di scena - in mezzo a tanti capelli neri c'è pure un bambino-fantasma biondo e pallidissimo.
- Feng Shui: dalle Filippine, su un simpatico oggetto che porta fortuna a chi lo possiede e una sfiga letale a tutti gli altri che lo vedono. Belle atmosfere horror e clima da stadio in sala.
Sia Art of the Devil che soprattutto Feng Shui sono dei thriller-horror che andrebbero benissimo per il pubblico italiano.
Stasera toccherà a R-Point (dalla Sud Corea, lo presentano come un "Apocalypse Now con fantasmi"), Suffocation (dalla Cina) e Tales of Terror (dal Giappone). Sei film, sei paesi diversi. Il bello del Far East è che esplora letteralmente l'intero panorama geografico dell'Estremo Oriente, senza limitarsi alle cinematografie più inflazionate. Domani intervisterò Sabrina, la direttrice artistica del festival, per il reportage che uscirà su Il Mucchio Selvaggio.
Sempre che questa notte non venga divorato da un orrido spirito taiwanese, naturalmente...


Ah, prima di chiudere, due notizie sugli Afterhours:
a) il nuovo album Ballate per piccole iene è secondo nella classifica dei dischi più venduti in Italia (dietro a Bublé e davanti a un'altra ottima sorpresa: i Negramaro). Vabbè che ormai per entrare in classifica non bisogna più raggiungere cifre strabilianti, ma il dato rimane più che lusinghiero: credo che il gruppo di Agnelli non sia mai salito così in alto e Ballate per piccole iene è davvero un disco straordinario (per me, al momento, il migliore del 2005).
b) questa invece non me l'aspettavo: domani il gruppo sarà ricevuto da Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale (giuro!)

Adesso vado. Ci sono alcuni zombi cambogiani che mi aspettano al bar.