Festi: la locandina. |
La facilità con cui oggi si può produrre materiale multimediale (e lo zero budget richiesto per distribuirlo) sta portando alla nascita di nuove categorie di contenuti, molto difficili da classificare. Un esempio è Festi, il mediometraggio distribuito il giorno di Halloween dagli Arcade Fire: un racconto di venticinque minuti che prende il via da un piovoso soundcheck della band prima di un concerto in Francia (estate 2011), per scivolare rapidamente in uno slasher movie in cui si mescolano citazioni da Psycho, dai sanguinolenti horror/thriller argentiani degli anni Settanta (la sigla), da tutto quel nuovo filone di serie B in soggettiva aperto da Blair Witch Project.
Al di là della storia, naturalmente la curiosità maggiore è che i protagonisti sono gli stessi Arcade Fire, supportati da una serie di amici eccellenti (Terry Gilliam, James Murphy, Peter Gabriel, i National, un cupo e pentacolare Slash) che ti ricordano quanto sia ricca di incontri vip la vita di chi frequenta concerti, festival ed eventi culturali dall'altra parte del palco.
Festi, che potrebbe essere sottotitolato "La maledizione di Jim Morrison", è qualcosa che si pone a metà tra avanguardia e cazzeggio: roba perfetta per i festival cinematografici e per i fan (nonché, ovviamente, per l'onnivora YouTube). Sarà duro il lavoro dei biografi, storici ed enciclopedisti del futuro, costretti a rintracciare tutta la selva di piccoli manufatti creativi che oggi orbitano attorno alla carriera di molti artisti contemporanei. Per fortuna c'è Wikipedia, speriamo che il suo aggiornamento in tempo reale non si inceppi mai.
Festi: la preda. |
Pubblicato su YouTube, il film per ora ha raccolto un numero abbastanza limitato di views: meno di quarantamila. A suo favore non gioca certo la lunghezza: nella folle centrifuga di input a cui ci sottoponiamo ogni volta che accediamo al web, venticinque minuti non spingono alla (condi)visione.