martedì, gennaio 03, 2012

Signora, abbiamo la Perturbazione! (Spazio 211 e i trailer di un live club)



Qualche giorno fa qui si parlava di trailer. O meglio, si accennava alla possibilità che il mash up del Rock In Rio potesse essere usato come video promozionale del festival brasiliano. Suppongo che i trailer saranno un tema caldo del 2012. Almeno sul Pozzo di Cabal. Rappresentano una forma di comunicazione, interessante, moderna, con la quale si possono realizzare piccole e interessanti creature, da sguinzagliare sulle praterie di YouTube e dei social network. Soprattutto, e questa mi sembra la novità più interessante (almeno da un punto di vista comunicativo), i trailer oggi vanno ben oltre al loro significato originario di pubblicità di un film. Coinvolgono e interessano realtà che in passato non erano mai state sfiorate dalla necessità o dal desiderio di usare questo strumento. Come i festival musicali, appunto. O, rimanendo in tema, i locali di concerti e spettacoli dal vivo. Ecco qui sopra, un esempio fresco fresco (è di ieri): il trailer degli appuntamenti live di gennaio nel club torinese Spazio 211, presentati da annunciatori inediti (i commercianti del mercato di Porta Palazzo).

Pubblicità per pubblicità, qua sotto vi metto anche l'esperimento precedente, quello di dicembre. Non è detto che l'operazione funzioni. Non è detto che la gente inizi a linkarli furiosamente su Twitter o Facebook (la ragione principale per cui, presumo, sono stati creati). Ma non è nemmeno detto che non lo faccia. E oggi è più probabile che sui social network, e più in generale online, circoli un piccolo video buffo (con tutte le informazioni giuste al posto giusto) che non una fredda lista di date. Anche perché, già solo dal punto di vista psicologico, la lista di date puzza di spam lontana un miglio. Il video è promozionale come la lista, ma ha un sapore diverso. Soprattutto se è geniale, breve, divertente.