Torino è bella, ve lo dico per esperienza. Ma difficilmente sarà di nuovo così bella come nel febbraio del 2006, quando la città e le sue montagne ospitarono i XX Giochi olimpici invernali. Non è tanto una questione di estetica o urbanistica: forse oggi la città è ancora più accogliente e vivibile di allora. E' lo spirito. Invasa da migliaia di atleti, allenatori, giornalisti, turisti, Torino non si ritrasse con l'abituale distacco sabaudo. Si aprì invece completamente, mescolandosi con colori, sapori, idiomi. Era inverno, faceva freschino, ma a ogni ora (anche della notte, soprattutto della notte) si poteva girare per il centro immersi in una folla decisamente più elettrizzante e piacevole di quella del sabato pomeriggio. Perché dico tutto questo? Perché il video sopra, che riprende la parte finale della cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi, con gli ultimi tedofori (tutti protagonisti di questa serie: Alberto Tomba, la staffetta di Lillehammer, Piero Gros, Deborah Compagnoni, Stefania Belmondo) e la pirotecnica accensione del braciere, non credo sia solo un momento che ha illuminato il nostro paese nel resto del mondo, ma anche uno dei frammenti più natalizi di 150 anni di storia dello sport italiano. Ebbene sì, oggi sono buonista. Auguri!
150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali. Per l'elenco completo dei video, clicca qui.