giovedì, dicembre 29, 2011

La prima magia di Simoncelli a Jerez 2004 (150 gol)



Quando muore un clown, il mondo è un po' più triste. E Marco Simoncelli, a modo suo, era un clown. Un dispensatore di buonumore. Già solo per quella capigliatura da telespalla di Krusty, o per tutte quelle immagini - che lo ritraggono sorridente - di cui si è riempito il Web pochi minuti dopo la fatale caduta a Sepang: l'ultimo video girato in albergo in Malesia, la vecchia foto durante una scampagnata con gli amici Valentino Rossi e Jovanotti... Come si fa a non sospirare quando muore qualcuno che sorride? Ma in fondo, al di là della retorica, anche questo è un volto dello sport: il destino che non si ferma prima del confine, che lo varca, forse per andare a vedere cosa c'è oltre, forse semplicemente perché funziona così. E' una terribile tassa che si è pagata tante volte in 150 anni: sulle montagne, negli autodromi, in contesti spesso estremi, ma a volte anche solo durante una partita di calcio o sulle strade del ciclismo. Il lato maledetto dell'epica: fa parte del romanzo sportivo, fin dai tempi in cui Fidippide morì per una maratona. Doloroso, terribile, ma destinato a essere ricordato da tutti. A volte, come nel caso di SuperSic, in compagnia di un sorriso. (sopra, un tributo alla prima vittoria di Simoncelli - ovviamente spericolata - nel 2004 sotto la pioggia di Jerez).

150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali. Per l'elenco completo dei video, clicca qui.