150 anni dalla nascita dell'Italia, ormai quasi 52 dalla morte di Fausto Coppi. Era la mattina del 2 gennaio 1960 quando il Campionissimo se ne andò, ucciso dalla malaria contratta durante una battuta di caccia in Africa. Una morte assurda, fulminea (Coppi fu ricoverato in ospedale il giorno precedente) per uno degli atleti simbolo del ventesimo secolo. Cinque Giri d'Italia, due Tour de France, il record dell'ora, un campionato del mondo, innumerevoli classiche di un giorno. Ma per una volta, numeri e allori non bastano. Il Mito va oltre, anche speziato da vicende di vita privata (la Dama Bianca) e da aneddoti che ne aumentano oltre misura la grandezza (uno a caso? era tifoso del Toro e amico di Valentino Mazzola...). Sopra e sotto, in splendide immagini d'epoca, sono ricordati il trionfo al Tour del 1952 e la vittoria più leggendaria: la tappa Cuneo-Pinerolo del Giro 1949, dopo 192 chilometri di fuga solitaria sulle Alpi italofrancesi. Quel giorno alla radio Mario Ferretti pronunciò la frase che ancora oggi racchiude il senso dell'esperienza sportiva di Coppi: "un uomo solo al comando".
150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali. Per l'elenco completo dei video, clicca qui.