Fin da bambino, quando aprivo gli occhi sul mondo e mi perdevo nelle pagine del Guinness dei Primati o nei libri delle grandi imprese, il K2 rivestiva un motivo di grande orgoglio. Era la seconda vetta più alta del pianeta, aveva un nome affascinante (Karakorum 2, lo sapete che nacque per errore?) e soprattutto era stato conquistato da scalatori italiani: Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, il 31 luglio 1954. Non c'era nemmeno uno sherpa di mezzo. Oggi che non sono più bambino e mi perdo nelle vaste praterie numeriche di Wikipedia e YouTube, ho scoperto che anche imprese come quelle del K2 non sono esenti dalle ombre che scaturiscono dalle umane debolezze: le denunce di Walter Bonatti, il dramma di Amir Mahdi (non sherpa, ma hunza...), la revisione ufficiale della scalata. Eppure, quando penso alla conquista del K2, quella fascinazione e quell'orgoglio rimangono. Forse non fu un'impresa di eroi, come suggerisce il tributo sopra, ma comunque un'impresa di uomini. E nella celebrazione dei 150 anni italiani, penso non possa mancare.
150 gol (... e altro ancora)
Un omaggio ai 150 anni dell'Italia, attraverso vittorie sportive, video d'epoca, telecronache originali. Per l'elenco completo dei video, clicca qui.