martedì, luglio 26, 2011

Sdoganare.


Vorrei scrivere un articolo su Spotify, che dopo aver conquistato il Nord Europa ha finalmente aperto negli Stati Uniti e nel quale si sta sviluppando una straordinaria comunità di appassionati di musica. Ma ovviamente, in Italia il servizio non è disponibile.

Vorrei provare e scrivere un articolo su Turntable.fm, altra vivace novità in cui cinque dj si alternano in una stanza virtuale, scegliendo la musica che il pubblico ascolta da casa. Potrebbe essere la versione 2.0 delle radio, con forti elementi di socialità. Sui siti USA non si parla d'altro. Negli USA, appunto. In Italia (e in Europa) non è disponibile.

Prima o poi mi piacerebbe scrivere un articolo anche su Pandora, la radio online da poco quotata a Wall Street dopo una scalata che l'ha portata a 80 milioni di utenti. Utenti americani, of course. Per gli italiani, nisba.

Vorrei, ma non posso. Perché mentre Internet ci ha reso tutti cittadini del mondo, connettendoci attraverso email, Napster, Facebook, Twitter, Skype e YouTube, esistono ancora delle convenzioni - figlie di un'altra epoca e di un altro contesto - che cercano di limitare, regolare, dividere, imperare e profittare. Quanto è assurdo - nel network globale - il concetto di dogana?