Più che Radiohead bisognerebbe chiamarli Remidahead. Basta il loro nome su un manifesto a tramutare tutto in sold out. Sabato 27 marzo, per il concerto di Lisa Germano e Phil Selway (che dei Radiohead è il batterista e forse il membro meno appariscente e mediatizzato), Spazio 211 si è trasformata in un'allegra bolgia. Biglietti esauriti, ressa sotto il palco, cancelli chiusi alle 23. Riflettori puntati soprattutto su Selway, di cui arriverà a breve l'album d'esordio solista, con vari ospiti tra cui proprio la Germano. Chi si aspettava qualcosa anche solo di vagamente simile ai Radiohead sarà però rimasto deluso. Lasciata a Oxford la batteria, Selway si è presentato sul palco voce e chitarra, disimpegnandosi soprattutto in soffici ballate postfolkeggianti. Tra le prime file del pubblico c'era anche qualche inviato di YouTube, che ha ripreso una manciata di canzoni. Risultato, il palco di Spazio 211 è finito sulle auguste pagine di Pitchfork (assieme - update - a quello del Tunnel di Milano). Potere dei Radiohead.